Pianta erbacea appartenente alle Ombrellifere, il prezzemolo ha origini orientali. Usata fresca come battuto sui cibi ha proprietà riequilibranti sul sistema endocrino e circolatorio. Non solo: rende gli alimenti più digeribili e previene le putrefazioni a livello intestinale. In vista dello stemperarsi dell’inverno il prezzemolo è perfetto, perché aiuta a togliere un pò di stanchezza e affrontare sforzi e riprese anche a livello neurovegetativo. L’uso alimentare del prezzemolo è consigliato a chi soffre di ipotiroidismo in quanto è ricco di vitamine, clorofilla e minerali. Stanchezza e anemia sono spesso disturbi legati all’ipotiroidismo, che causa il rallentamento dei processi metabolici. A questi sintomi spesso si accompagnano sonnolenza, aumento del peso corporeo, stipsi, intolleranza al freddo.
In medicina tradizionale cinese il prezzemolo entra in gioco nei casi di ipertensione arteriosa, in quanto la pianta è tenuta in grande considerazione per le sue proprietà diuretiche. Efficace contro la febbre da fieno e l’orticaria, il prezzemolo inibisce l’istamina, la molecola responsabile delle reazioni allergiche.
Un cucchiaio di foglie di prezzemolo tritate contiene la stessa quantità di vitamina C di una piccola arancia (pari ai due terzi del fabbisogno giornaliero). La vitamina C potenzia le difese immunitarie, rinforza il sistema circolatorio e fluidifica il sangue. Inoltre il prezzemolo è anche un’ottima fonte di betacarotene dall’azione antiossidante per la pelle; di calcio fondamentale per la remineralizzazione delle ossa, contribuisce a tenere in buona salute i capelli e le unghie. Le radici sono ricche di potassio, che conferisce alla pianta proprietà diuretiche e regolatrici della pressione.